Analisi della sostituzione della farina di soia con microalghe nelle diete dei suini in crescita
- Redazione ASPA
- 13 ago
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Il settore degli allevamenti, in collaborazione con la ricerca scientifica, sta compiendo enormi passi avanti nel diminuire l'impatto ambientale della zootecnia sull'ambiente, migliorare la salute e il benessere animale e garantire cibo nutriente in panorami di insicurezza alimentare. Un recente studio ha esaminato la possibilità di sostituire la farina di soia, con risorse maggiormente sostenibili come le microalghe nell'alimentazione dei suini, mantenendo un buon livello nutrizionale. Di seguito l'approfondimento.
La farina di soia (SBM) è l'ingrediente proteico più importante per gli animali domestici. Tuttavia, la sua coltivazione è costosa in termini di consumo di terra, acqua e risorse, per cui sono altamente auspicabili fonti proteiche alternative con migliori caratteristiche di sostenibilità. Tra i nuovi mangimi potenziali, alcune microalghe stanno guadagnando attenzione come fonti proteiche sostenibili, in quanto possono crescere in una varietà di ambienti acquatici, tra cui acque dolci, salmastre o marine, favorendo così il riciclo dell'acqua e riducendo al minimo l'uso del suolo. Pertanto, l'uso delle microalghe come fonte di mangime potrebbe aumentare la sostenibilità della produzione zootecnica, riducendo l'uso e il degrado del suolo e alleviando la competizione tra mangimi e alimenti.

Le microalghe hanno una crescita rapida quando vengono coltivate in condizioni ambientali e nutrizionali adeguate e le proteine costituiscono tipicamente un'ampia frazione della loro biomassa, anche se la composizione aminoacidica può variare notevolmente a seconda della specie. Tra questi microrganismi, l'Arthrospira platensis (AP), un cianobatterio procariotico multicellulare e filamentoso, è emerso come una delle microalghe più promettenti per la produzione di mangimi, grazie al suo ricco profilo nutritivo - che comprende proteine, lipidi, vitamine e minerali - e alla sua preziosa composizione aminoacidica, paragonabile a quella dell'SBM.
Gli studi sull'uso dell'AP come ingrediente alimentare in sostituzione della SBM nell'alimentazione dei suini in crescita sono ancora molto scarsi, con ricerche finora sostanzialmente limitate a un unico studio incentrato su suinetti post-svezzamento di peso corporeo compreso tra 12 e 28 kg. Per questo motivo, abbiamo recentemente progettato uno studio completo volto a valutare gli effetti della sostituzione parziale o totale della SBM dietetica con AP sulle prestazioni di crescita e sui tratti della carcassa dei suini dalla fase di crescita iniziale a quella di finissaggio.
Oltre ai suoi effetti sulle prestazioni dei suini, l'impatto dell'inclusione di SP come ingrediente del mangime sulla digeribilità della dieta è stato poco studiato. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la rigida parete cellulare peptidoglicanica dell'AP possa compromettere la digeribilità dei nutrienti nei monogastrici, sottolineando la necessità di ulteriori indagini sull'utilizzo digestivo delle diete contenenti AP come componente sostanziale. Allo stesso modo, a nostra conoscenza, non sono attualmente disponibili dati sulla digeribilità dei nutrienti dell'AP e sul suo contenuto di energia metabolizzabile (ME) e di energia netta (NE) quando viene utilizzato nelle diete per suini in accrescimento e da carne. Nonostante l'ipotesi proposta, secondo cui la digeribilità dei nutrienti potrebbe essere compromessa, altri studiosi hanno riscontrato che la modifica della dieta non ha avuto effetti sostanziali sulle prestazioni di crescita o sulle caratteristiche della carcassa. Pertanto, il presente studio ipotizza che la digeribilità dei mangimi possa rimanere inalterata.

Per verificare questa ipotesi, il presente studio, condotto nell'ambito di una prova di alimentazione più ampia, mirava a valutare gli effetti di una sostituzione parziale o totale di SBM con AP sulla digeribilità stimata dei nutrienti delle diete somministrate durante la fase di crescita tardiva dei suini, quando il loro peso corporeo era in media di 117 ± 6 kg. Inoltre, sono stati valutati in via sperimentale la digeribilità in vivo dei nutrienti dell'AP e i suoi contenuti di ME e NE.
Conclusioni e possibili sviluppi dello studio
La sostituzione della SBM con un nucleo a base di AP come fonte proteica ha esercitato effetti trascurabili sulla digeribilità apparente della DM e di tutti i principali nutrienti, con l'unica eccezione della CP, che ha evidenziato una leggera riduzione solo quando la SBM è stata completamente sostituita dalla AP.
Questo studio ha fornito, per la prima volta, una stima provvisoria dei nutrienti digeribili e dei contenuti di ME e NE dell'AP determinati in vivo in un gran numero di suini in crescita. Rispetto alla SBM, l'AP aveva un contenuto di CP e di lipidi più elevato e un profilo aminoacidico simile, con contenuti di lisina e triptofano leggermente inferiori. La digeribilità del CP dell'AP è risultata modestamente inferiore a quella dell'SBM, probabilmente a causa della presenza di costituenti della parete cellulare NPN. I contenuti di ME e NE dell'AP erano paragonabili o leggermente superiori a quelli dell'SBM, a seconda delle proporzioni di proteine, lipidi e fibre digeribili.

Dati i valori energetici comparabili o leggermente superiori e il profilo nutrizionale soddisfacente dell'AP, nonostante la leggera riduzione della digeribilità apparente della CP, la sostituzione della SBM con l'AP nei suini in accrescimento e in finissaggio sembra essere un'opzione fattibile in termini di attributi nutrizionali. Questi risultati aggiungono nuove informazioni a sostegno della possibilità di transizione dell'alimentazione dei suini in crescita verso diete più rispettose dell'ambiente, introducendo nei sistemi nutrizionali una nuova fonte proteica in grado di ridurre l'uso e il degrado del suolo, la perdita di biodiversità e la competizione con la produzione alimentare umana.
Fonti: Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "Effects of a partial to full replacement of soybean meal with Arthrospira platensis on apparent nutrient digestibility of diets for growing pigs" e consultabile integralmente nell'Italian Journal of Animal Sciences al seguente link:



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