Figura presente nell'immaginario collettivo quando pensiamo al pastore che raggruppa il suo gregge, il cane Fonnese è per eccellenza il suo più fedele aiutante. Ma quanto conosciamo questa razza canina così unica? Un nuovo studio genomico mostra le sue caratteristiche e origini, per una migliore salvaguardia della razza in futuro. Vediamolo nel dettaglio.
Il Fonnese è una razza canina originaria della Sardegna, presente sull'isola sin dall'età del bronzo, caratterizzata da una spiccata fedeltà verso i proprietari, contrapposta ad un’evidente ostilità nei confronti degli estranei. Ciò rende questi cani ideali per la guardia alla proprietà e al gregge, principale lavoro per cui sono stati selezionati nel corso dei secoli. A rendere unici questi animali si aggiunge anche il loro aspetto, ritenuto da molti minaccioso e scompigliato.
Nonostante la loro importanza per il patrimonio culturale e genetico del nostro paese, la razza Fonnese ha subito un crollo demografico relativamente ai soggetti iscritti annualmente al libro genealogico dedicato (Registro Supplementare Aperto), causando una battuta d’arresto nella sua valorizzazione.
Tale fenomeno potrebbe essere riconducibile ad una non ottimale sinergia fra il mondo allevatoriale zootecnico, cinofilo e scientifico. Da questo presupposto nasce la collaborazione delle Università di Milano, Sassari e Messina per la realizzazione di uno studio fenotipico e genomico sul cane Fonnese, recentemente pubblicato sulla rivista Animals, che ribadisce l’originalità genetica di questa popolazione e auspica una maggiore attenzione ad una valorizzazione condivisa di questa razza.
Lo studio ha analizzato i dati fenotipici e genomici di 30 cani Fonnesi e li ha confrontati con altre 25 razze italiane e straniere. I risultati hanno confermato che questa popolazione presenta una chiara originalità genetica.
Ad ognuno dei cani fonnesi sono stati assegnati tre punteggi: uno genomico, uno derivato dalle valutazioni ufficiali dei giudici, ed uno relativo alla loro tipicità di razza, valutando il cane nel suo complesso. Se da una parte la correlazione più forte è stata osservata tra lo score di tipicità e quello genomico, dall’altra si è osservato che le valutazioni ufficiali presentavano una variabilità ridotta, anche a fronte di forti differenze nel punteggio genomico.
Questo suggerisce che i tratti e le modalità di valutazione potrebbero essere rivisti per migliorare l'accuratezza delle valutazioni, ad esempio includendo l’osservazione di caratteristiche tipiche di questa razza. Inoltre, i risultati riconfermano l’importanza di affiancare una valutazione genomica a quella fenotipica, soprattutto per razze di piccole dimensioni e con una certa variabilità morfologica come il Fonnese.
Tuttavia, per salvare il Fonnese dall’estinzione, è necessario condividere e pianificare un percorso zootecnico di comune intesa fra allevatori “custodi”, Ricercatori e Cinofilia ufficiale, che tenga sempre conto delle origini e storia della razza unitamente alla sua bellezza funzionale che le ha permesso di arrivare ai nostri giorni mantenendo la sua tipicità.
INFORMAZIONI ANIMALE:
PAROLE CHIAVE Genomica, Cani, Razze italiane, Biodiversità |
RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO Cortellari, M.; Bionda, A.; Cocco, R.; Sechi, S.; Liotta, L.; Crepaldi, P. Genomic Analysis of the Endangered Fonni’s Dog Breed: A Comparison of Genomic and Phenotypic Evaluation Scores. Animals 2023, 13, 818. https://doi.org/10.3390/ani13050818 |
EVENTUALI NOTE (sito, link, altro) Questo studio rientra nell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 15 (Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità) dell’Agenda 2030 dell’ONU. |
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