Aumentano i casi di LSD - Dermatite Nodulare Contagiosa
- Redazione ASPA
- 30 lug
- Tempo di lettura: 3 min

La dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) è tornata al centro dell’attenzione veterinaria in Europa, con una crescente diffusione che desta preoccupazione tra allevatori, esperti e autorità sanitarie. Di seguito l'approfondimento.
Cos'è la LSD e perché ci riguarda? La malattia, provocata da un virus della famiglia Poxviridae, colpisce i bovini causando noduli cutanei, febbre, riduzione della produzione di latte e gravi problemi economici per gli allevamenti. Originaria dell’Africa, è ormai presente anche in alcune regioni d’Europa, con dinamiche di diffusione legate principalmente agli insetti vettori.
La Dermatite Nodulare presenta le seguenti caratteristiche cliniche:
Tempi di incubazione: 2–4 settimane,
Sintomi iniziali: febbre bifasica, salivazione e lacrimazione eccessive, scolo nasale mucoso, cheratite, linfoadenomegalia,
Lesioni cutanee: noduli dolorosi di 0,5–5 cm distribuiti sul corpo,
Complicazioni: mastite, calo della produzione lattea, aborto (1–7%), orchite nei tori con possibile sterilità.

Le modalità di trasmissione identificate della LSD sono le seguenti:
Principale: artropodi ematofagi (mosche, zanzare, zecche, culicoidi),
Secondaria: contatto diretto, fomiti, goccioline respiratorie,
Persistenza ambientale: il virus può sopravvivere fino a 35 giorni nelle croste secche e 18 giorni nel pellame.
Allarme in Francia: 26 focolai confermati.
Secondo le ultime rilevazioni, il Ministero dell’Agricoltura francese ha segnalato ben 26 focolai sul territorio, in rapida espansione. Le autorità stanno intensificando le misure di contenimento, tra cui la sorveglianza epidemiologica e le campagne vaccinali.
Monitoraggio e prevenzione: il ruolo della zootecnia scientifica.
Nel contesto della normativa europea sulla Sanità Animale, la Dermatite Nodulare Contagiosa è categorizzata come malattia di categoria A, ovvero malattie elencate che normalmente non si manifestano nell’ Unione europea e per le quali, una volta rilevate, devono essere adottate immediatamente misure di eradicazione.

L’approccio zootecnico alla gestione della LSD prevede una sinergia tra ricerca, tecnologia e azione sul campo: identificare rapidamente i sintomi, contenere la diffusione e tutelare la sanità animale diventano obiettivi strategici per il comparto. La diagnosi si basa su:
PCR in tempo reale per rilevare il genoma virale,
Esami sierologici per monitorare la diffusione,
Analisi dei campioni: noduli, croste, sangue, linfonodi.
La trasmissione della Dermatite Nodulare Contagiosa è strettamente legata alla presenza e alla densità dei vettori ematofagi; di conseguenza, il controllo entomologico è un pilastro essenziale della prevenzione. Al fine di limitare i contagi le autorità italiane hanno attivato numerose misure di prevenzione e controllo, che prevedono:
Abbattimento di tutti gli animali presenti nei focolai per estinguere le fonti del virus, in conformità con gli obblighi europei.
L’istituzione di zone regolamentate, in cui si applicano misure di restrizione e sorveglianza rafforzate, e in particolare la limitazione degli spostamenti.
Una campagna di vaccinazione obbligatoria in queste zone regolamentate.
Queste aree regolamentate prevedono una cosiddetta zona di “sorveglianza”, entro un raggio di 50 chilometri dal focolaio, in cui si applicano sia misure preventive (maggiore sorveglianza veterinaria, disinfestazione) che restrizioni, in particolare alla movimentazione dei bovini, volte a impedire la diffusione della malattia ad altre aziende agricole, e una cosiddetta zona di “protezione”, entro un raggio di 20 chilometri dal focolaio, nella quale la movimentazione dei bovini è soggetta a norme più severe e gli allevamenti sono sottoposti a visite veterinarie per monitorare la salute degli animali mediante esame clinico.
La strategia prevede inoltre un supporto completo e personalizzato per gli allevatori colpiti dall’epidemia, che comprenderà non solo dei risarcimenti ma anche un supporto psicologico per affrontare la situazione.
Conclusione
L’avanzata della Lumpy Skin Disease, o Dermatite Nodulare Contagiosa, richiama l'urgenza di potenziare gli strumenti di biosicurezza, promuovere la formazione tra gli operatori e attivare una rete europea di sorveglianza sanitaria. La scienza zootecnica può e deve giocare un ruolo determinante nel fronteggiare questa minaccia.
Fonti: Il presente articolo è un estratto delle pubblicazioni intitolate "La Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) del bovino" e "Francia, allarme dermatite nodulare contagiosa: salgono a 26 i focolai" consultabili integralmente al seguente link:
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