Carbone vegetale: meta-analisi dell'impatto di questo integratore nell'alimentazione dei pesci
- Redazione ASPA
- 24 lug
- Tempo di lettura: 4 min

L'acquacoltura è un'attività ormai fondamentale per rispondere efficacemente alla crescente domanda di cibo nutriente a livello globale. Come nel caso degli allevamenti di terra, anche questa pratica negli ultimi decenni sta venendo studiata a fondo, affinché possa essere sempre più sostenibile ed efficace. Un recente studio ha compiuto una meta-analisi dell'impiego del carbone vegetale come integratore nutrizionale per i pesci, al fine di compiere una sintesi dei risultati ottenuti finora, e valutarne l'impatto sul benessere animale. Di seguito l'approfondimento.
La crescita della popolazione ha conseguenze a lungo termine sull'aumento della domanda di prodotti di origine animale, avicola e ittica. Un approvvigionamento adeguato di pesce e dei suoi derivati è più facilmente ottenibile dall'acquacoltura che dalla pesca di cattura. Questo settore svolge un ruolo fondamentale nel soddisfare la crescente domanda globale di pesce, offrendo alternative sostenibili ai sistemi tradizionali di produzione della carne. Tuttavia, l'industria deve affrontare sfide legate all'efficienza alimentare, all'impatto ambientale e alla necessità di additivi alimentari innovativi. Strategie alimentari efficienti che ottimizzano l'utilizzo dei nutrienti possono ridurre significativamente l'impronta ambientale dell'acquacoltura, rendendola una componente chiave dei sistemi di allevamento ittico sostenibili.
I rifiuti derivanti dai mangimi per pesci rappresentano un problema significativo nell'industria dell'acquacoltura, sotto forma di materiale non digerito o espulso attraverso le branchie e le feci sotto forma di ammoniaca. Solo un terzo delle sostanze nutritive contenute nei mangimi viene digerito, assorbito, metabolizzato e trattenuto nella biomassa. Il materiale rimanente viene espulso nell'ambiente sotto forma di perdite fecali o non fecali.

Pertanto, un controllo adeguato ed efficiente delle acque reflue provenienti dall'acquacoltura è fondamentale per prevenire l'eutrofizzazione e il conseguente deterioramento dei fattori ambientali. I pesci d'acqua dolce e marini richiedono buone condizioni ambientali e ingredienti alimentari completi (vitamine, minerali e integratori) per garantire una crescita ottimale e la protezione dalle malattie. Una soluzione consiste nell'utilizzare materiali in grado di assorbire molte tossine e gas come integratori nei mangimi per pesci. Il carbone vegetale è un solido in polvere nera, fine, inodore e insapore, con un'elevata capacità di assorbire varie tossine, gas e agenti farmaceutici senza alcuna selettività percepibile. È insolubile sia in acqua che in solventi organici.

Il carbone vegetale è il risultato della combustione ad alte temperature di materiali composti principalmente da carbonio, come legno, bambù, cellulosa e gusci di cocco. Il carbone vegetale ricavato dal legno o dal bambù è meno costoso del carbone attivo. Il carbone vegetale, il carbone attivo e il biochar sono biomasse ricche di carbonio che vengono trasformate attraverso la pirolisi in solidi ricchi di carbonio. Sono strettamente correlati a causa delle loro proprietà e dei loro metodi di produzione simili e differiscono principalmente in termini di applicazione.
Il carbone vegetale e altre forme di carbone possiedono un'eccellente capacità di adsorbimento e funzionano come leganti o assorbenti per varie sostanze tossiche e composti velenosi presenti nell'ambiente.
Il carbone vegetale è comunemente utilizzato come additivo alimentare nelle formulazioni nutrizionali per animali per assorbire l'azoto ammoniacale, le tossine e i contaminanti dal tratto gastrointestinale degli animali. Attualmente è utilizzato nelle formulazioni di mangimi per pesci per migliorare la crescita, i tassi di sopravvivenza e le risposte fisiologiche dei pesci. La valutazione dei componenti dei mangimi è fondamentale per la formulazione di mangimi per organismi acquatici. Poiché i costituenti in questione presentano un grado di complessità maggiore rispetto alla farina di pesce, è necessario prestare particolare attenzione per determinarne il valore nutrizionale e il dosaggio appropriato per un uso ottimale nelle potenziali formulazioni dei mangimi. Ingredienti eccellenti e completi hanno il potenziale di influire sulla crescita e sulla salute dei pesci nell'acquacoltura.
Ad esempio, diversi studi condotti sia in acqua dolce che marina hanno riportato miglioramenti nello sviluppo dei pesci e nelle risposte fisiologiche con l'integrazione alimentare di carbone vegetale. In particolare, negli ultimi decenni è stata studiata l'incorporazione di vari prodotti a base di carbone vegetale nei mangimi per pesci come promotori della crescita e miglioratori del tasso di sopravvivenza dei pesci per aumentare la loro capacità antiossidante e migliorare il loro stato di salute. Tuttavia, sebbene studi precedenti abbiano esaminato gli effetti del carbone alimentare sulle specie acquicole, manca una sintesi completa di questi risultati.
Questa meta-analisi colma tale lacuna valutando l'impatto dell'integrazione di carbone sulla crescita e sulle risposte fisiologiche di varie specie ittiche, fornendo informazioni sul suo potenziale per pratiche di acquacoltura sostenibili.

Conclusioni e possibili sviluppo dello studio
In conclusione, questa meta-analisi conferma che l'integrazione alimentare con carbone vegetale può aumentare significativamente le prestazioni dell'acquacoltura aumentando il tasso di crescita specifico, l'aumento di peso, l'efficienza proteica e riducendo il rapporto di conversione alimentare.
I tipi di carbone attivo, di bambù e di legno sono risultati particolarmente efficaci, soprattutto per le specie onnivore e carnivore. Il carbone ha anche benefici per la salute, tra cui la riduzione dei livelli di aspartato aminotransferasi e il miglioramento degli indicatori immunitari, senza effetti fisiologici negativi. Alla luce di questi risultati, il carbone rappresenta un additivo alimentare promettente e sostenibile nell'acquacoltura. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull'ottimizzazione del dosaggio, sulla comprensione degli effetti a lungo termine e sullo sviluppo di strategie di applicazione specifiche per ciascuna specie, al fine di una più ampia implementazione.
Fonti: Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "Does charcoal act as a protective agent in fish nutrition to increase growth and physiological performance? A meta-analysis" e consultabile integralmente nell'Italian Journal of Animal Sciences al seguente link: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1828051X.2025.2527716
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