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Il benessere dei bufali: una revisione della letteratura dal 1992 al 2023


La filiera bufalina ha riscosso un enorme successo negli ultimi anni in tutto il mondo, creando importanti opportunità di lavoro. L'allevamento di questi animali avviene a livello globale ed è soggetto a tipi di gestione fortemente differenziate a seconda delle possibilità offerte sia dal territorio che dall'economia del paese. Un tema che ha suscitato sempre maggior interesse è sicuramente quello del benessere degli animali, di cui un recente studio ha cercato di fare una revisione scientifica approfondita usando un approccio di Text Mining e Topic Analysis. Di seguito l'approfondimento.


Il bufalo (Bubalus bubalis) è la quinta specie allevata al mondo dopo mucche, pecore, capre e maiali, con 203.939.158 capi. Le bufale sono allevate principalmente per la produzione di latte e, a livello globale, nel 2021 la produzione di latte di bufala precede quella di latte di mucca (rispettivamente 15% e 81% della produzione mondiale di latte).

La popolazione bufalina è in costante aumento in Europa, ma più specificamente in Italia, grazie alla produzione di una tipica mozzarella di bufala chiamata "Mozzarella di Bufala Campana DOP" esportata sia all'interno che all'esterno dell'UE. La popolazione e lo stato finanziario asiatici fanno ampio affidamento su questa specie, che crea reddito per le comunità pastorali dando loro sicurezza lavorativa.


L'allevamento di bufali è importante per le persone al di sotto della soglia di povertà e crea opportunità per i piccoli e giovani allevatori. Inoltre, nella maggior parte dei Paesi, le bufale non vengono allevate solo per la produzione di latte, ma anche per la produzione di carne e per il lavoro, rendendo questa specie importante a livello globale e questo settore zootecnico molto complesso.


Di conseguenza, questa specie viene allevata secondo diverse strategie di gestione. Infatti, in Asia e in Sud America, le bufale sono sottoposte a sistemi estensivi o semi-intensivi, mentre in altre aree del mondo, come l'Italia, sono allevate solo in modo intensivo. In entrambi i sistemi di gestione si assiste a un crescente interesse per il benessere degli animali. Inizialmente, gli studi sono stati influenzati da concetti etici e dall'empatia popolare, per poi essere ulteriormente influenzati dagli interessi economici e politici che sono cresciuti intorno a questo argomento per soddisfare le aspettative sia popolari che etiche.



Anche se non esiste una definizione comune di benessere animale, i fattori che lo influenzano comprendono le risorse disponibili per l'animale e l'ambiente fisico, tra cui l'allocazione dello spazio, il materiale per le lettiere, le pratiche di gestione, tra cui le strategie di alimentazione e i piani di trasporto. Gli ambienti comprendono anche le condizioni termiche in cui gli animali sono allevati.

A causa dei cambiamenti climatici, anche lo stress termico è diventato un fattore cruciale con effetti dannosi sul benessere del bestiame. È quindi evidente che il benessere animale comprende diversi aspetti, tra cui le fasi di allevamento, trasporto e macellazione.


Per comprendere meglio come il benessere dei bufali sia stato studiato nella letteratura scientifica, in questo lavoro sono state utilizzate tecniche di Text Mining (TM) e Topic Analysis (TA). Queste due analisi sono state eseguite per valutare le parole più frequenti, le loro associazioni e le relazioni nascoste nel benessere dei bufali.


Il text mining può essere definito come "il processo di scoperta della conoscenza che cerca di identificare e analizzare informazioni utili su dati interessanti per gli utenti da grandi quantità di dati testuali, al fine di trovare nuove strutture, schemi o associazioni e di scoprire nuovi fatti e tendenze sul mondo stesso".



Sia la TM che l'AT sono tecniche di Machine Learning (ML) che mirano a convertire i dati testuali non strutturati in un formato strutturato che possa essere analizzato. La TM e la TA ci permettono di analizzare i dati testuali, di estrarre i principali argomenti discussi e di trovare associazioni tra argomenti e parole.

Queste due tecniche sono state applicate ad altre specie zootecniche come bovini, equini, cammelli e all'allevamento di montagna. Ad oggi, non sono stati condotti studi sui bufali. Per questo motivo approfondiamo questo campo di studio con l'obiettivo di conoscere l'evoluzione della letteratura nel tempo e i temi più importanti del benessere dei bufali.


Conclusioni e possibili sviluppi dello studio


La maggior parte degli argomenti come "Processo di macellazione", "Gestione dell'allevamento", "Produzione lattiero-casearia", "Stress termico" e "Prestazioni riproduttive" sono recenti e in crescita, a dimostrazione di un nuovo interesse per questi temi. Inoltre, gli argomenti e le parole più frequenti hanno evidenziato che il benessere animale può essere analizzato sotto vari aspetti della filiera bufalina. Anche se questa rassegna comprende solo 148 articoli, si può notare un approccio ben distinto.


Sicuramente sono necessari ulteriori studi per approfondire tutti questi aspetti del benessere dei bufali, per avere una letteratura scientifica più completa e solida.



 

Fonti:

Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "Buffalo welfare: a literature review from 1992 to 2023 with a text mining and topic analysis approach" presente sull'Italian Journal of Animal Sciences e consultabile in versione integrale al seguente link:

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