Protocollo ClassyFarm: valutazione del rapporto tra produzione di latte e benessere degli animali negli allevamenti di bovini
- Redazione ASPA
- 16 dic
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Nel settore zootecnico è diventato chiaro che il benessere animale e la produttività sono strettamente correlati. Per questa ragione negli ultimi decenni sono nati numerosi protocolli che assicurino il benessere animale, delle linee guida precise, come quello ClassyFarm, ampiamente utilizzato in Europa. Un recente studio ha voluto dimostrare questa relazione tra benessere e produzione nei bovini da latte, con un'analisi che attribuisce un punteggio agli allevamenti presi in esame. Di seguito l'approfondimento.
L'importanza del benessere degli animali per i consumatori è cresciuta negli ultimi decenni, dando luogo a un ampio dibattito a livello nazionale e internazionale. Questa maggiore sensibilità delle parti interessate nei confronti del benessere degli animali ha portato allo sviluppo di diverse liste di controllo per valutare e classificare il benessere degli animali negli allevamenti, che ora vengono applicate principalmente a livello nazionale.
In tutto il mondo sono stati sviluppati vari programmi per standardizzare la valutazione del benessere e garantire le migliori pratiche. Sistemi come proAction in Canada, che valuta il benessere utilizzando indicatori quali la condizione fisica, la mobilità e le lesioni, e il New Zealand Farm Assurance Programme, che stabilisce standard di benessere e richiede audit indipendenti, dimostrano l'impegno mondiale a favore del benessere degli animali. Analogamente, in Europa sono stati implementati protocolli strutturati di valutazione del benessere per fornire misure oggettive e comparabili del benessere dei bovini da latte. L'ANI 35L (Animal needs index) ha rappresentato il primo metodo di indice utilizzato per gli allevamenti biologici di bovini, suini e polli in Austria. Sia la Danimarca che la Svezia hanno leggi complete sul benessere degli animali relative ai bovini da latte. In Danimarca, la legge sul benessere degli animali e l'ordinanza sui requisiti minimi di benessere degli animali per l'allevamento del bestiame sono le leggi più significative in materia di benessere degli animali, mentre in Svezia la legge sul benessere degli animali e l'ordinanza sul benessere degli animali sono le normative più importanti in materia. Nel Regno Unito, la normativa sul benessere degli animali è attuata attraverso il sistema di garanzia “Red Tractor”.

Nel dicembre 2017, il Ministero della Salute italiano ha autorizzato il protocollo ClassyFarm per la raccolta e l'analisi dei dati relativi al benessere del bestiame. Questo sistema è stato creato dal Centro di Riferimento Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA) per classificare le aziende agricole in base al rischio e si concentra su quattro aree principali: benessere degli animali, biosicurezza, uso di antimicrobici e resistenza agli antimicrobici.
Il suo obiettivo è quello di promuovere la collaborazione tra allevatori e autorità per migliorare la qualità del bestiame e ridurre al minimo l'uso di antimicrobici. In particolare, ClassyFarm è l'unico protocollo in Europa riconosciuto dalle autorità nazionali per la classificazione delle mandrie in base al rischio. Inoltre, supporta l'interoperabilità, consentendo lo scambio di dati con altri sistemi pubblici nazionali, come il sistema elettronico di prescrizione veterinaria e la banca dati nazionale del bestiame.
Il sistema è stato creato sulla base delle opinioni di esperti relative alle diverse specie e tipologie di produzione. I dati raccolti attraverso il protocollo ClassyFarm possono essere suddivisi in due gruppi: indicatori basati sulle risorse, associati alla gestione e ai rischi legati alla struttura, e misure basate sugli animali (ABM). Gli indicatori basati sulle risorse sono rappresentati dai dati relativi agli edifici, alle attrezzature, alla gestione del bestiame e al microclima, mentre i parametri ABM consistono in misure valutate direttamente sugli animali (ad esempio pulizia, zoppia o BCS) o misure indirette come i dati raccolti nell'azienda agricola sul conteggio delle cellule somatiche o sul tasso di mortalità.
Mancano ancora prove scientifiche che dimostrino l'esistenza di un legame tra il protocollo di valutazione ClassyFarm e la produttività degli animali. Sebbene diversi studi abbiano già correlato la qualità e la quantità del latte prodotto dagli animali da latte con il loro benessere, sono pochi gli studi che valutano se il punteggio di benessere valutato tramite checklist possa essere associato alla variazione della qualità o della quantità della produzione di latte nelle vacche. Pertanto, lo scopo di questo studio era quello di analizzare la relazione tra la valutazione del benessere ottenuta applicando il protocollo ClassyFarm in un campione di allevamenti di bovini da latte situati nell'Italia centrale (Toscana) e la produzione e la qualità del latte delle vacche da latte.
Conclusioni e possibili sviluppo dello studio
In conclusione, questo studio ha dimostrato una relazione tra il punteggio di benessere animale valutato utilizzando il protocollo ClassyFarm e la produzione di latte. In particolare, gli allevamenti lattiero-caseari che hanno ottenuto un punteggio di benessere totale superiore a 73,6 hanno registrato una produttività lattiera più elevata rispetto agli altri.

Tra le diverse aree considerate nel protocollo, le misure basate sugli animali sembrano contribuire in modo sostanziale al punteggio totale di benessere, suggerendo che possono svolgere un ruolo rilevante nella valutazione sia del benessere degli animali che della produttività. Tuttavia, poiché questi risultati si basano su un numero limitato di allevamenti di una sola regione italiana (Toscana), sono necessari ulteriori studi su popolazioni di allevamenti più ampie e diverse per confermare il ruolo delle misure basate sugli animali nel miglioramento sia del benessere che della produttività.
Fonti: Il presente articolo è un estratto della pubblicazione intitolata "The relationship between milk yield and animal welfare in dairy cattle farms evaluated with ClassyFarm protocol", disponibile sull'Italian Journal of Animal Science al seguente link:




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